Il reflusso gastroesofageo è caratterizzato da bruciore retrosternale, senso di oppressione toracico, acidità nel cavo orale e difficoltà digestive.

Spesso è facile correggere questi sintomi con il trattamento manuale osteopatico, anche in presenza di ernia iatale.

Lo scopo del trattamento osteopatico consiste nel rilassare e mobilizzare le strutture toraciche e addominali vicine alla giunzione gastro-esofagea e che quindi la possono inflenzare, specialmente qualsiasi fissazione o rigidità articolare, muscolare o membranosa; in particolare, facciamo in modo da ottenere una ottima mobilità di tutte le coste, il fegato, il diaframma, lo sterno, le cartilagini costali e la colonna vertebrale. Se lo stomaco presenta tensioni nella sua parete o è trazionato verso l’alto o verso il basso, lo normalizziamo.

E’ anche utile evitare l’assunzione di alcuni cibi che possono irritare il tratto esofageo come cioccolato, caffè, tè, alcool, arance, zuccheri raffinati, oltre al fumo.

Gli inibitori di pompa protonica usati per trattare il reflusso gastroesofageo sono correlati con aumentato rischio di patologia cardiaca, insufficienza renale , osteoporosi, tutte patologie molto peggiori del reflusso gastroesofageo. Ci sono diversi modi per eliminare il reflusso senza farmaci, e sarebbe preferibile provarli prima di diventare dipendenti dal pantoprazolo o l’omeprazolo a vita. Il sintomo è uno squilibrio che il corpo ti segnala, prima di avere problemi peggiori. Davvero vuoi mascherarlo con un farmaco? Quando l’automobile ti segnala la mancanza di olio, non tagli il filo della spia. Corri subito dal meccanico ad aggiungerlo, prima che sia troppo tardi! E’ curioso osservare come alcune persone trattino meglio la loro automobile che sè stessi!