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Sindrome glossoposturale
Potrà sembrare incredibile, ma se doveste chiederci qual’è la disfunzione primaria più frequente nelle persone che si rivolgono presso il nostro studio vi risponderemmo senza dubbio la sindrome glossoposturale.
In effetti, poche persone hanno una deglutizione ottimale, a causa dell’uso di biberon, succhiotto, apparecchi ortodontici che spingono la lingua in basso, adenoidi ipertrofiche che impediscono di respirare con il naso (e per respirare con la bocca, la lingua deve appoggiarsi sul fondo della bocca), nonchè riniti, sinusiti e allergie anche da inquinamento ambientale. A questi vanno aggiunti coloro che nascono con il frenulo corto o molto corto, che sono parecchie.
I casi più gravi hanno una espressione caratteristica detta facies adenoidea: espressione stanca , labbra aperte con il superiore poco formato a lasciar scoperti gli incisivi, lingua visibile, mandibola abbassata, palato stretto.
Queste persone si riconoscono facilmente: la disfunzione della lingua e dei muscoli sovra e sotto ioidei provoca tensioni muscolari e fasciali che chiudono la cervicale in avanti e i pazienti con questo disturbo hanno il capo spinto in avanti, sembrano un pò ingobbiti e hanno le spalle chiuse e strette, con malocclusioni caratteristiche (morso aperto per la spinta della lingua tra i denti, mandibola arretrata per la postura del capo spinto in avanti, più raramente mandibola spinta in avanti ma solo se la lingua spinge molto in basso, sui denti inferiori). Nei casi più evidenti si osserva ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare (dunque si accentuano le curve della colonna) e anche valgismo delle ginocchia (ginocchia gemelle, si toccano) e del piede, che appoggia troppo all’interno.
Potete immaginare come questo disturbo posturale anche se parte dalla lingua coinvolge tutto il corpo e dunque, può dare sintomi in tutto il corpo: certo le zone più interessate sono il collo e le spalle con cefalee muscolotensive, ma può dare anche affaticamento alla vista, mal di schiena, alle ginocchia, ai piedi…. Inoltre questi pazienti sono spesso affetti da disturbi viscerali secondari alla deglutizione (anche di aria!), soprattutto a esofago, stomaco e intestino.
Cosa fare dunque? Dobbiamo recuperare da una parte la corretta meccanica linguale (dunque stretching del frenulo, allungamento dei muscoli sovra e sotto ioidei e delle strutture connesse come sterno, coste alte, muscoli del cingolo scapolare,ecc) e dall’altra parte la corretta coordinazione motoria dell’atto della deglutizione con gli esercizi logopedici di terapia miofunzionale, da eseguirsi solo con una logopedista che si sia perfezionata in questo ambito.
A partire dalle primissime sedute i pazienti con questi problemi possono beneficiare di un rapido miglioramento posturale e sintomatico, e gli atleti noteranno subito un miglioramento delle performance.
Attenzione alle frenulectomie: la cicatrice chirurgica del frenulo tende a irrigidirsi e fibrotizzare rapidamente, spesso compromettendo il risultato e necessitando di essere rioperato. Fondamentale iniziare la riabilitazione miofunzionale il prima possibile per ottimizzare il risultato.
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